Nel contesto della società israelita antica, mantenere la linea familiare era di fondamentale importanza. La pratica descritta qui fa parte della legge del matrimonio levirato, in cui un cognato era tenuto a sposare la vedova del suo fratello defunto se quest'ultimo moriva senza un figlio. Non si trattava solo di un obbligo personale, ma di un dovere sociale, per garantire che il nome e i beni del defunto rimanessero all'interno della famiglia, preservando così la linea familiare e i diritti di eredità. Se il fratello si rifiutava di sposare la vedova, lei aveva il diritto di umiliarlo pubblicamente, rimuovendo il suo sandalo e sputandogli in faccia. Questo gesto era simbolico, rappresentando il suo fallimento nell'adempiere al dovere familiare e il rifiuto dei valori comunitari che privilegiavano la continuità e il supporto familiare. Il rituale serviva come una dichiarazione pubblica della sua riluttanza a svolgere il proprio ruolo, considerato una grave violazione della responsabilità sociale. Questo passaggio sottolinea l'importanza della lealtà familiare e del benessere collettivo rispetto alle preferenze individuali, riflettendo la natura comunitaria e covenantale della società israelita antica.
Allora la donna del suo defunto si avvicinerà a lui, davanti agli anziani, e gli dirà: "Riempi il tuo dovere di cognato verso di me, e sposami, secondo la legge del cognato".
Deuteronomio 25:9
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