Questo versetto rappresenta un punto di svolta nella storia del re Nabucodonosor, un potente sovrano che era stato avvertito da Daniele riguardo alle conseguenze del suo orgoglio. Il re aveva avuto un sogno che lo turbava, e Daniele lo interpretò come un messaggio divino che lo esortava a riconoscere la sovranità di Dio. Nonostante l'avvertimento, l'orgoglio di Nabucodonosor lo portò a vantarsi delle sue conquiste, ignorando la chiamata all'umiltà. La frase "Tutte queste cose avvennero" indica l'inizio della profezia, in cui il re avrebbe vissuto un periodo di follia, comportandosi come un animale, fino a quando non avesse riconosciuto la supremazia di Dio.
Questa narrazione è una lezione potente sui pericoli dell'orgoglio e sull'importanza dell'umiltà. Sottolinea la convinzione che tutto il potere e l'autorità provengano in ultima analisi da Dio, e che i leader umani debbano riconoscere e rispettare questo ordine divino. Per i credenti, serve da promemoria per rimanere umili e fidarsi del piano di Dio, riconoscendo che le conquiste umane sono effimere senza le fondamenta della grazia divina. La storia di Nabucodonosor è un promemoria senza tempo della necessità di umiltà e del riconoscimento dell'autorità di Dio in tutti gli aspetti della vita.